Il tema del cambiamento climatico è, fortunatamente, sempre più centrale nelle nostre vite.
Per aumentare la consapevolezza e sensibilizzare le persone sui piccoli cambiamenti quotidiani da mettere in atto per garantire al pianeta un futuro sostenibile, nel 2018 le Nazioni Unite hanno istituito la “Giornata Mondiale del Riciclo”.
Scelte che sembrano insignificanti hanno in realtà un grande impatto, soprattutto se ci riferiamo al mercato dell’abbigliamento che ad oggi è una delle industrie più inquinanti al mondo, sia in fase di produzione che di smaltimento.
PERCHÈ RICICLARE?
Lo smaltimento corretto dei tessuti porta a benefici che vanno al di là della “semplice” riduzione degli sprechi, ma che si estendono anche a livello socio-economico.
COME RICICLARE?
Per un corretto riciclo dei tessuti è necessario partire dall’etichetta: conoscere la composizione dei capi ci permette di sapere come procedere.
Quali sono le tipologie di tessuti?
A questo punto, possiamo procedere con il loro corretto smaltimento.
DOVE RICICLARE?
La raccolta dei tessuti è già gestita da alcuni comuni italiani, ma diventerà legge il 1° gennaio 2025 con l’introduzione della normativa europea in materia di economia circolare.
Nell’attesa sono presenti sul suolo statale sia isole ecologiche , sia cassonetti per la raccolta su strada. Quali capi e tessuti possono essere riposti al loro interno?
La pandemia ha rallentato l’espansione, ma sempre più aziende del settore fashion si stanno adoperando per aiutare i clienti a riciclare correttamente.
Humana è un’organizzazione umanitaria di cooperazione internazionale che, grazie alle attività di raccolta, selezione e vendita di abiti usati, sostiene programmi di medio-lungo termine nel mondo e progetti socio-ambientali in Italia (ne avevo parlato qui).
RICICLATO O RIGENERATO?
L’aumento della consapevolezza e dell’interesse verso il tema, ha portato alcune aziende, anche del settore del fast fashion, ad apportare modifiche nel loro approccio alla produzione.
Da qualche tempo, infatti, sono comparsi all’interno dei negozi capi con etichette riportanti le diciture “Materiale Riciclato” o “Tessuto rigenerato”.
Ma cosa significano questi termini?
Queste sono azioni piccole e quotidiane che sembrano spesso senza importanza, come gocce nell’oceano. Ma l’oceano stesso è fatto di gocce: queste piccole azioni aiutano ad attuare comportamenti consapevoli anche al di fuori del riciclo del tessile.
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