Oppenheimer, il biopic sull’inventore della bomba atomica, è ufficialmente arrivato nelle sale italiane registrando cifre record: qual è l’importanza dei costumi in un film come questo?
Il legame storico tra moda e cinema è sotto gli occhi di tutti da sempre: in occasione di premier o festival gli outfit di attori e registi sono sotto riflettori tanto quanto le pellicole e i premi in palio.
IL FENOMENO “BARBIENHEIMER”
La fortuita uscita in contemporanea di Oppenheimer e Barbie ha scatenato il web che non ha saputo resistere davanti alla coincidenza per creare meme e coniare il termine “Barbienheimer”.
Come successe nell’estate 2022 in occasione dell’uscita di “Minions 2 – Come Gru diventa cattivissimo “ al cinema, quando moltissimi si presentarono nelle sale in giacca e cravatta, anche per Barbie e Oppenheimer moltissimi spettatori hanno deciso di vestirsi a tema per l’occasione.
Il film di Barbie ha dato l’occasione a moltissimi appassionati di vestirsi come la bambola più famosa del mondo (il Barbiecore è un trend che vive da prima della pellicola) ma nessuno prima voleva ispirarsi allo scienziato dietro l’invenzione di una delle armi di massa più distruttive della storia. La pellicola di Nolan ha cambiato radicalmente anche questo.
OPPENHEIMER LOOK: COME RICREARLO?
Come anticipato, moltissimi sono andati al cinema vestendosi come il famoso fisico, ma da cosa si compongono i suoi look?
La palette di colori
La scelta dei colori in pellicole come questa è fondamentale: aiuta a passare un messaggio e aiuta il pubblico a percepire il carattere del personaggio ancora prima che questo cominci ad agire.
Gli unici sprazzi di colore sono legati agli scoppi delle particelle che lo scienziato vede quando pensa allo sviluppo del progetto ma anche all’abbigliamento delle persone accorse ad ascoltare il suo discorso subito dopo lo sgancio delle bombe sulle città giapponesi.
Il ruolo della giacca
Come abbiamo visto, il lavoro del team di costumisti ha lavorato sodo per ricreare gli stessi look che Oppenheimer e gli altri scienziati indossavano all’epoca. Proprio dalle fotografie recuperate possiamo capire che lo scienziato era veramente molto attento al suo stile: il padre Julius aveva un’azienda di importazione di tessuti a New York.
Il discorso “Noi siamo scienziati, non soldati!” ha l’effetto desiderato e qualche secondo dopo vediamo Oppenheimer camminare per le strade di Los Alamos indossando la sua giacca iconica.
Il cappello che diventa più di un accessorio
Normalmente il cappello viene considerato un accessorio, un oggetto che viene aggiunto a un look già formato per funzioni estetiche o funzionali: nel caso dello scienziato è proprio il cappello a diventare l’elemento cardine.
Il successo è stato immediato: secondo il The Guardian le vendite di questo modello di cappello hanno registrato un aumento del 21% dopo l’uscita del film. L’azienda londinese Herbert Johnson ha notato che le vendite si sono incrementate soprattutto nella fascia demografica più giovane, andando in controtendenza con le ricerche effettuate fino a poche settimane prima.
Panciotto: trend della stagione F/W
Se c’è un trend che vedremo sicuramente molto nelle nostre città è il panciotto, già presente dalla scorsa stagione nelle collezioni delle principali case di moda.
Dalla scorsa stagione lo vediamo sfoggiato dalle ragazze che amano i look androgini, street e rock sia sopra alle T-Shirt che a diretto contatto con la pelle, per un risultato più sexy.
LE DONNE DI OPPENHEIMER
Il film è sicuramente una pellicola al maschile, anche solo per la quantità di personaggi maschili che circondano lo scienziato. Il ruolo delle due donne principali, la moglie Kitty e l’amante Jean, è però importante, soprattutto nell’analisi stilistica dei costumi.
Entrambe indossano colori neutri come il beige, il cipria e il sabbia: ma con risvolti, e risultati, diversi.
Come abbiamo detto, per Nolan era fondamentale che ogni look fosse uguale a quelli che i protagonisti del Progetto Manhattan indossarono all’epoca dell’ideazione della bomba atomica. Il problema si pose per Jean Tatlock, interpretata da Florence Pugh
NOLAN E IL SODALIZIO CON HAMILTON
Christopher Nolan, regista della pellicola e di moltissimi altri film di successo, non ha mai fatto mistero della sua passione per l’alta gioielleria che negli anni si è concretizzata in un forte sodalizio con Hamilton, brand americano acquisito dallo Swatch Group.
La collaborazione con Hamilton è stata di grande aiuto a Nolan, soprattutto grazie alla rete di collezionisti del brand.
J. Robert Oppenheimer è un uomo sobrio e funzionale, sceglie quindi orologi che possano accompagnare la sua crescita personale e professionale.
La perfetta rappresentazione dei look che il vero Oppenheimer indossa ha avuto, come abbiamo visto, grosse ripercussioni sulla moda che non si limitano agli spettatori al cinema: quest’autunno – inverno vedremo, infatti, spopolare la tendenza Mannish: per sapere cos’è e come ricrearla, seguitemi su Instagram.
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