Per il secondo anno consecutivo la giacca in pelle rischia di restare chiusa nell’armadio a causa del lockdown.
Per scacciare la tristezza di dover lasciare appeso il mio capo preferito, ho raccolto tutte le informazioni e gli aneddoti per raccontare la storia di questo capo d’abbigliamento presente ormai in tutti gli armadi, indipendentemente dallo stile e dalla personalità.
Come è diventato il capo iconico che tutt* noi conosciamo?
Nata come indumento per gli aviatori, da cui il nome Flying Jacket, nel 1928 viene rivista da Irving Schott.
Lui e il fratello Jack stavano già lavorando sulla produzione di impermeabili, ma Irving decide di puntare tutto su un mondo che sente molto affine, quello della motocicletta.
È così che nel 1928 nasce “Perfecto”, una giacca robusta e resistente, adatta per essere indossata dai centauri e venduta a $5.50 ad un distributore Harley Davidson a Long Island. Solo negli anni Cinquanta, però, raggiunge il consenso popolare, grazie ai due maggiori divi dell’epoca: James Dean e Marlon Brando, che li sfoggiano nei loro film.
La consacrazione definitiva arriva nel 1953, quando Brando sfoggia un Perfecto 618 personalizzato nel film “Il Selvaggio”: la giacca di pelle diventa un indumento cult, simbolo di ribellione.
Saranno poi Elvis Presley e i greasers a farlo diventare parte integrante della loro “divisa” e, di conseguenza, un prodotto amato dalle masse.
L’avvento degli Hippy lo fa scomparire temporaneamente dagli armadi ma trona presto alla ribalta grazie a Jimi Hendrix che sul palco di Woodstock sfoggia una giacca di pelle bianca con le frange.
Per qualche anno scoppia la mania della giacca in pelle chiara, ma gli anni Settanta sono anche la culla del Punk e di Vivienne Westowood. La stilista inglese fonda proprio nel 1971 il suo negozio “Let It Rock” a King’s Road, insieme al compagno Malcolm McLaren, che diventerà di lì a poco il manager dei Sex Pistols. Sarà proprio la band a inserire nella propria immagine la giacca di pelle nera, decorata però con borchie e applicazioni. È proprio in questo periodo che in Italia viene definita “giacca chiodata”, abbreviata poi in “chiodo”, nome che viene ancora oggi utilizzato.
Il lavoro della Westwood fa entrare la giacca di pelle nel “sistema moda”, ma sono nomi come quello di Mick Jagger, Freddie Mercury e Robert Plant a farli entrare nell’immaginario collettivo. Andy Warhol, poi, verrà ritratto dai paparazzi con modelli personalizzati grazie a collaborazioni con artisti emergenti. Altro momento clou della storia della giacca di pelle? L’uscita dell’iconico album “Born To Run” di Bruce Springsteen: sulla copertina il cantante sfoggia un’incredibile giacca di pelle nera sopra a una T-shirt bianca.
Con l’avvento degli anni Novanta e il nuovo millennio, vediamo la giacca di pelle comparire nelle collezioni di Yves Saint Laurent che non solo la fa sfilare in passerella, ma per la prima volta utilizza la pelle anche per altri capi d’abbigliamento.
Ok, ora conosciamo tutti i retroscena che hanno portato una semplice giacca da aviatore a diventare un vero e proprio must, che perfino Chanel ha reinterpretato, ma la domanda è da farci è una:
Come posso abbinare la giacca di pelle?
Nata negli ambienti più trasgressivi, ormai è stata totalmente sdoganata e la vediamo indossata da persone dagli stili più diversi: dalle amanti dei look iperfemminili a quelle più sportive. Ho selezionato sei proposte outfit che secondo me vale la pena tenere in considerazione.
Esistono alternative?
La giacca di pelle classica è diventata sicuramente un capo molto inflazionato, se non fa per te o vuoi qualcosa di diverso, ho scovato per te 5 sue declinazioni da adattare al tuo stile.
Ci vediamo su Instagram per altri spunti outfit. L’abbinamento della giacca di pelle dipende soprattutto dal proprio stile personale: tu come preferisci indossarla?
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