La scelta di acquistare un nuovo capo deve passare anche dalla lettura delle sue etichette: ci permette di capire quali materiali sono stati utilizzati per la sua creazione, ma soprattutto come prendersene cura.
In un momento storico come questo, di grande attenzione sull’impatto ambientale della produzione tessile, sapere come prendersi cura correttamente dei capi che abbiamo nell’armadio, permetterà loro di vivere a più a lungo, riducendo le spese e l’impatto derivato dal suo smaltimento.
ETICHETTE: QUALI INFORMAZIONI CI FORNISCONO?
Per legge, ogni etichetta deve riportare tutti i materiali che compongono il capo. Attenzione, però: alcuni tessuti hanno ottenuto certificazioni per la loro sostenibilità produttiva o per la loro qualità. Queste non devono essere obbligatoriamente indicate sull’etichetta.
MADE IN o DESIGNED IN?
Occorre conoscere la differenza tra queste due diciture.
MADE IN: dove il capo è stato prodotto
DESIGNED IN: dove il capo è stato ideato, disegnato e progettato
COME PRENDERSI CURA DEI CAPI
Le etichette ci forniscono tutte le informazioni necessarie per prendersene cura al meglio.
LAVAGGIO A SECCO
Alcuni capi sono così delicati da necessitare un lavaggio professionale che non lo danneggi.
ETICHETTE: CAPIRNE LA COMPOSIZIONE
Quando acquistiamo un capo d’abbigliamento, occorre fare particolarmente attenzione ai materiali indicati: ogni filato ha caratteristiche peculiari che inficiano sulla sua durata e sulle sue prestazioni.
Cominciamo distinguendo i tessuti in base alla loro origine.
Ogni tessuto ha, come dicevano, particolarità che lo rendono più adatto per alcuni usi piuttosto che per altri.
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Se invece vuoi avere maggiori informazioni sullo shopping vintage, puoi dare un’occhiata alla mia guida allo shopping online e alla guida per usare Vestiaire Collective al meglio.