L’arrivo della bella stagione e delle temperature più miti ci porta a indossare capi non solo più leggeri, ma anche più corti. Un capo evergreen del periodo sono sicuramente gli shorts, declinati negli anni in moltissime varianti diverse, sia per colore che per vestibilità.
Ripercorriamo la loro storia dall’Ottocento a oggi per scoprire non solo come si sono modificati, ma anche il messaggio di cui si facevano portavoce.
SHORTS: UNA STORIA LUNGA PIÚ DI UN SECOLO
Mostrare centimetri di pelle non è stato mai visto di buon occhio nel corso dei secoli, non solo nei confronti delle donne ma era considerato “disdicevole” anche per gli uomini.
La voglia di scoperta, e di conquista, che ha portato il popolo anglosassone a navigare per tutto il globo, però, ha lentamente modificato le cose.
A inizio Seicento il regno Britannico dichiarò che l’arcipelago delle Bermuda, una ventina di isolotti nell’Oceano Atlantico, era sotto il suo dominio. Pian piano le isole vennero abitate dagli inglesi che portarono i loro usi e costumi, ma si dimostrarono anche aperti alla cultura locale.
Tra i clienti della sala quel giorno era presente anche l’ammiraglio Berridge che rimase talmente colpito dal gesto di Coxon da ispirarsene per le sue truppe. Durante le spedizioni tropicali le uniformi della Marina inglese si accorciarono drasticamente, e dopo la Seconda Guerra Mondiale, vedere un uomo in pantaloni corti non era più un motivo di scandalo.
Con l’arrivo del nuovo millennio i bermuda e gli shorts sono comparsi in tutte le collezioni e in tutti i negozi, da quelli di fascia alta alle prime catene di fast fashion, usati sia in contesti più informali che in quelli più formali.
SHORTS, BERMUDA, HOT PANTS,… QUALI SONO LE DIFFERENZE?
Decennio che vai, lunghezza (e tessuto) che trovi.
I pantaloncini corti hanno superato la prova del tempo facendo quello che tutti devono fare per non finire nel dimenticatoio e nel cestone dei vestiti scartati: adeguarsi alle mode e agli usi del periodo!
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Con il termine “shorts” ci riferiamo a una grande varietà di modelli, che però si distinguono tra loro in base alla lunghezza e non solo.
BERMUDA
Nato tutto da loro, hanno un vissuto un periodo di declino tra gli anni Ottanta e i primi anni Duemila, quando le ragazze preferivano modelli più corti e attillati. La GEN Z, però, li ha riportati in trend durante la stagione estiva 2023.
HOT PANTS
Talmente corti da sembrare delle mutande culotte, hanno avuto il loro decennio di gloria negli anni Ottanta, quando Miuccia Prada li portò in passerella, ma sono tornati nel 2023.
CICLISTI
Negli anni Ottanta Jane Fonda ne usava di coloratissimi e le sue fan adoravano ricreare i suoi look per fare attività fisica, sia all’aperto che in casa. Nel 2019 sono tornati non più come campo sportivo, ma come must da indossare da mattina a sera.
CAPRI
Disegnati nel 1948 dalla stilista tedesca Sonja de Lennart, nascono con un intento ribelle e sovversivo che inneggiava a un cruciale desiderio di libertà, in un periodo in cui le donne non potevano indossare i pantaloni in pubblico.
PINOCCHIETTI
Variante del modello Capri, ha l’orlo più alto: normalmente l’orlo cade all’altezza del ginocchio o poco sotto. Ha visto un enorme successo nei primi anni Duemila, grazie alle It Girl di tutto il mondo che lo indossavano da mattina a sera.
SKORTS
È possibile unire l’eleganza di una minigonna e la comodità di un paio di shorts? Negli anni Ottanta e Novanta si chiamava “gonna pantalone”, a inizio Duemila sono stati rinominati “SKORT”.
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