L’afa di quest’estate è stata è stata insopportabile, per scappare, quindi, abbiamo prenotato due biglietti per Copenaghen, sperando di trovare il fresco (spoiler: c’erano comunque 25gradi!).
Desideravo visitare la capitale danese da anni, tant’è che la proposi come meta per la gita di quinta superiore. Dopo due anni di pandemia, poi, sentivo il bisogno di uscire dai nostri confini e scoprire una cultura diversa.
Copenaghen: cose da sapere prima della partenza
Ero talmente entusiasta della meta scelta, che ho cominciato un mese prima a leggere e informarmi: tra travel blog, guide e libri a tema, mi sono fatta una piccola cultura in merito.
Ecco cosa ho fatto e visto in sei giorni a Copenaghen.
PRIMO GIORNO
Atterrati la mattina del lunedì, anche abbastanza presto, ci siamo diretti all’albergo per lasciare la valigia e cominciare ad esplorare. Dopo una pausa brunch sul canale in un baretto scelto a caso ma che ci è piaciuto molto, ci siamo diretti alla tappa del giorno: lo zoo della città.
Per cena abbiamo prenotato al The Union Kitchen, un locale poco lontano dal Nyhavn . Abbiamo scelto l’opzione degustazione, scegliendo 3 piatti a testa dal menù: non erano grandi ma erano molto buoni. Consigliato.
SECONDO GIORNO
Dopo aver finalmente riposato, il martedì mattina ci sentivamo in forze e impazienti di vedere la città. Il programma era abbastanza fitto.
Dopo una veloce colazione ci siamo diretti all’Orto Botanico: un luogo bellissimo in cui scoprire moltissime varietà di piante e passeggiare tra farfalle dai colori incredibili. Il parco è aperto dalle 8:30 alle 18, mentre la Palm House è visitabile dalle 10 alle 17; il biglietto costa 60DKK per gli adulti e 40 DKK per i bambini, ma l’accesso è incluso nella Copenaghen Card.
Alle 12 avevamo un “appuntamento” imperdibile: il cambio della guardia.
Dopo una breve pausa per il pranzo, abbiamo ricominciato il nostro tour. La seconda tappa era il Castello di Rosenborg.
Ultima tappa della giornata, la Torre Rotonda: una vera chicca danese. Aperta dalle ore 10 alle ore 20, è possibile accedere e affrontando una salita non troppo impervia arrivare fino in cima e ammirare dall’alto tutta la città: il biglietto costa circa €3,50 per gli adulti e €1 per i bambini, ma il biglietto è compreso nella Copenaghen Card.
Dopo una veloce cenetta in un ristorantino sul Nyhavn, siamo tornati in camera e crollati sul letto, stanchi morti ma innamorati della città.
TERZO GIORNO
Il mercoledì cominciavano ad accusare un po’ la stanchezza, ma il nostro tour non poteva certo fermarsi: avevamo ancora moltissimo da vedere!
Credo che la vera scintilla tra me e Copenaghen sia scattata proprio qui: non appena entrata, non ho potuto far altro che immaginarmi in quelle sale a studiare o lavorare al PC.
Ci siamo anche fermati per bere qualcosa, sedendoci ai tavolini esterni: veramente un ottimo modo per tirare il fiato.
La seconda tappa è stata il Palazzo di Christiansborg, un complesso di edifici in cui ha anche sede il Parlamento.
Dopo pranzo ci siamo diretti verso il quartiere di Christiana, ma prima siamo saliti sulla torre dell’Our Saviour Church. La Chiesa non è visitabile, ma con la Copenaghen Card si può salire fino in cima alla torre, per ammirare la città dall’alto.
QUARTO GIORNO
Copenaghen dista circa mezz’ora di treno da Malmö, una cittadina svedese molto carina e caratteristica. Ho prenotato due posti sul treno che percorre il Ponte di Øresund, il ponte più lungo d’Europa, tramite il sito di Omio.
QUINTO GIORNO
La vacanza giungeva agli sgoccioli, ma avevamo ancora moltissimo da vedere.
La prima tappa è stata una delle attrazioni più visitate della città: la Statua della Sirenetta e quella della sorella, geneticamente modificata.
Poco prima di pranzo ci siamo diretti a Kastellet, una delle fortezze militari più antiche d’Europa.
Abbiamo dedicato, invece, il pomeriggio a passeggiare sul canale, fino a raggiungere il punto d’incontro per il giro in barca sul Nyhavn. Purtroppo non ne sono rimasta soddisfatta: forse mi avrebbe fatto un effetto diverso a inizio vacanza, quando ancora eravamo “digiuni” delle bellezze di Copenaghen. Sono felice che il biglietto fosse compreso nella Copenaghen Card.
Abbiamo concluso la giornata entrando a Parco Tivoli, una sorta di mini Gardaland all’interno dei confini della città.
Attenzione: il biglietto d’ingresso non include la salita sulle attrazioni; ognuna ha un costo di 60DKK.
Noi abbiamo acquistato su GetYourGuide l’accesso illimitato, così da risparmiare.
SESTO GIORNO
L’ultimo giorno ci ha sorpreso una pioggerellina fitta fitta: fortunatamente avevamo in programma di passare la mattinata alla glittoteca.
Abbiamo dedicato il pomeriggio all’acquisto dei souvenir e passeggiando per Strøget, la via pedonale più lunga d’Europa, su cui si affacciano moltissimi negozietti. Da lì ci siamo diretti fino alla zona intorno all’Opera House, ammirando il canale con il cielo plumbeo.
Se non si fosse capito, ho amato particolarmente: in pochissimi giorni è slittata in cima alla lista delle città più belle che io abbia visto fino ad ora. Se vi state chiedendo se vale la pena, io non posso che consigliarvela.
Su Instagram ho pubblicato alcuni contenuti a tema questa settimana, compreso il recap degli outfit che indossato durante la vacanza (trovi tutto sul mio feed, @fabiolaeffe_). Se invece ti chiedi come si vestano le ragazze scandinave, ho pubblicato un post a tema qui sul blog.